top of page
Immagine del redattoreElisa Bosi

QUARANTENA

Lo Spazio… di una casa

Oggi inizio il racconto di questo periodo iniziato tempo fa, ma non chiedetemi quando perché ormai non saprei più dare una data ben precisa.

Le giornate sono iniziate frenetiche perché avevo ancora la vita di prima sulle spalle e la voglia di creare qualcosa, qualsiasi cosa. La prima settimana di quarantena è stata di riorganizzazione mentale, con un piede ancora nel lavoro e il computer sempre aperto per poter rassicurare le mie spose che tutto sarebbe andato bene.

Credo fortemente che ogni singolo progetto pensato per loro sarà magico e che io ci sarò (ci credo ancora di più adesso ).

Per tutti questi motivi ho continuato le mie video chiamate, ho disegnato nuove idee e fatto preventivi. Volevo rimanere attaccata al mio lavoro e alla mia vita che fino a quel momento era stata sempre incasina ma pur sempre piena di idee…

Le giornate passavano veloci perché non mi davo la possibilità di pensare ad altro.

Quello che era fuori era fuori, sembrava che non mi dovesse sfiorare, come un film che stavo guardando ma dalla finestra.

La mia vita appariva uguale, solo con 4 muri in più a delimitarla.

Questa ghirlanda mi sembrava adatta a rappresentare la prima parte di questo racconto: realizzata con rami di alloro (simbolo di potenza e vittoria), rami di vite selvatica, viole e viburno. Una ghirlanda che urla la voglia di vittoria e che riempie lo spazio con il suo colore semplice.





Il Tempo… delle scoperte

I giorni passavano e mi accorgevo che qualcosa stava cambiando... Il tempo, la mia concezione di tempo.

I giorni iniziavano a diventare lunghi e pesanti come macigni perché il tempo non passava mai.

Avevo smesso di scrivere, di prendermi cura delle piante, di controllare i fiori, insomma avevo smesso di fare il mio lavoro. Per me il lavoro è sempre stato la mia vita, ma adesso mi sono resa conto che deve essere solo una parte di essa. Si, perché questa sensazione di essere sospesi nel tempo mi ha dato la possibilità di capire meglio ciò che desidero. Ho preso consapevolezza che il tempo scorre comunque e ha un suo ritmo, che può essere lento o veloce. Voglio che il mio tempo sia pieno di tutte quelle cose che fino ad adesso avevo dato per scontato: giocare con il cane, cucinare piatti nuovi, chiacchierare senza fretta con chi in questo momento ti sostiene, chiamare le tue amiche, leggere un libro, dipingere una tela o nel mio caso dipingere casa.

Questo è il tempo che voglio per me, con un ritmo lento ma pieno di tutto quello che mi fa star bene.

Ho scoperto che quello che chiamavo tempo era solo frenesia e che adesso,

sospesi in questo periodo, il tempo mi sembra più vero che mai.

Questa composizione presenta il tempo...lo ferma e lo rende unico e vero.

Una composizione che per me rappresenta il tempo che si è fermato e che mi ha dato la possibilità di ascoltare il ritmo del mio cuore.

Composizione realizzata con base Kenzan dal sapore antico, Rami di gelsomino, viole spontanee, viburnum e gli ultimi giacinti.



La Realtà…chi sono

Le giornate sembrano tutte uguali…ma un altro cambiamento è nell'aria.

Adesso il tempo finisce troppo presto, ho bisogno di più tempo per scrivere, per trovare idee nuove, per sperimentare e scoprire. Questo maledetto tempo, così veloce, chi se lo sarebbe mai aspettato.

Non ne capisco ancora il motivo, ma ho sempre più voglia di sperimentare e di cercare la vera me.

Penso di averla trovata o forse ci eravamo semplicemente perse in una realtà non nostra.

A volte mi trovavo incastrata in un meccanismo della vita che non comprendevo e che tuttora non voglio capire. Vi devo confidare che tutte queste settimane sono servite a farmi arrivare alla mia Realtà più profonda.

Una realtà fatta di pianure sperdute, un laboratorio che chiamo casa, una vita poco frenetica fatta di persone, un paesello che mi fa sentire sempre una nota stonata (ma ormai mi sono abituata) e la natura che amo ha messo radici talmente profonde che non voglio liberarmene. Voglio continuare a cercare i miei materiali nella natura per rendere tutto unico e con un animo gentile.

La mia realtà è quella che mi ha fatto diventare quella che sono e non voglio più essere qualcuno di diverso, non voglio più sentirmi incastrata ma voglio sentirmi libera di dire NO.

Questa ghirlanda è la mia Realtà e rappresenta l’ultima parte di questo racconto.

Realizzata con rami di Ulivo (simbolo di Coraggio, speranza e perseveranza), rami di Alloro (simbolo di potenza e vittoria), rami di Eucaliptus (simbolo di protezione), rami di vite selvatica, fiori di camelia (simbolo dell’amore), bacche di pepe rosa e fiori di Pampas (che rendono tutto magico).


8 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page